Decalogo e la gruppalità. Percorso individuativo-formativo (Il)

Riferimento: 9788876767999

Editore: Nuova IPSA
Autore: Borinato Daniele, Costantino Anna Maria
Collana: Saggi
In commercio dal: 30 Marzo 2021
Pagine: 346 p., Libro
EAN: 9788876767999
20,00 €
Quantità
Non disponibile

help_outlineContatta il negozio
Decalogo e la gruppalità. Percorso individuativo-formativo (Il)

Decalogo e la gruppalità. Percorso individuativo-formativo (Il)

 

Descrizione

«(...) E da qui, incantamenti, fughe, arresti ideativi, abaissement du niveau mental, ma anche fantasie, intuizioni, libere associazioni... insomma la bellezza di esperire un non luogo nella nostra mente, quello spazio ideale e utopico che riesce a esprimere, in certe circostanze, quel centro - il proprio e quello dell'universo - che non è situato in nessun dove, ma che è, irreale o no, vero o falso, soggettivo o fantastico, - non importa - perché quando questa esperienza riesce a dare forma sensibile alle cose o alle loro immagini, se la coscienza si eleva oltre le forze elementari della sensorialità, allora assurge a un respiro vitale ma anche a una poetica regressione, che al di là di ogni riconoscibile e umana aderenza alla realtà, apre pure a una forma del sublime e dello spirituale come essenza di areità che pure ci appartiene e che ci proietta, oltre che nell'Immaginale, anche nel trascendente e nel metafisico. Questa è la magia del cinema, la settima arte secondo la definizione di Ricciotto Canudo, il cinema, l'illusione di un'immagine in movimento, la possibilità di mettere in quadro eventi, storie, stati d'animo così per come possono essere descritti, meccanicamente, come nella verità vera del cinema realista di Bazin, o come nel cinema di J. Mitry in cui prevale la filosofia decostruttiva nel senso delle descrizioni detta-gliate di sfaccettature o particolari di ogni struttura operativa del film; ma è anche la finzione illusoria e fantasticata, leggera ed evasiva - pure questo - di cui ognuno di noi ha pure bisogno per illuderci appunto, per negare certe realtà quando amare, insopportabili, ma per sognare, per regredire, per giocare...» (dalla prefazione)