Ugo Pagano da Forenza magistro dei Templari: Vita del I° Gran maestro degli 8 Cavalieri del 1119 e dell'ordine del Santo Sepolcr

Riferimento: 9788872971628

Editore: ABE
Autore: Bascetta Arturo
Collana: Marchioni d'Italia
In commercio dal: 15 Marzo 2024
Pagine: 144 p., Libro in brossura
EAN: 9788872971628
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Ugo Pagano da Forenza magistro dei Templari: Vita del I° Gran maestro degli 8 Cavalieri del 1119 e dell'ordine del Santo Sepolcr

Ugo Pagano da Forenza magistro dei Templari: Vita del I° Gran maestro degli 8 Cavalieri del 1119 e dell'ordine del Santo Sepolcr

 

Descrizione

In una complessa guerra di religione si innesta la storia di Fra' Ugone, ovvero Ugo, figlio di Pagano del feudo di Forenza di Potenza, partito nel 1119 per Gerusalemme insieme a un altro cavaliere e creato difensore della via che conduceva al Santo Sepolcro. Dopo che gionsimo qua in Hierusalem io et Alessandro vostro figlio e mio cordialissimo fratello con altri Genthilomini nostri compagni, tra dieci ch'erarno io et Alessandro fummo eletti che andassimo a baciar la mano et far riverenza alla Maestà del Re Balduino con condolerci della morte del Sig. Duca Goffredo suo fratello et avendoli ragionato della nostra ferma deliberazione di havere a guardare et far sicuri tutti quelli passi per dove li fedeli Cristiani veneno a visitare lo Santo Sepolchro, et che sempre da assassini infedeli molestati et che da noi gentiluomini d'honore per l'amore di Nostro Signore Gesù promettemo d'osservare con voto di voler morire in ogni modo che mancare di farlo e tanto più che molti altri dei nostri concorrono a detta difesa. Da Sua Maestà fummo assai lodati et con abbracciamenti come veri figliuoli licenziati. Onde essendo noi quasi ogni dì a crudel battaglia con nemici della Santa Fede, Alessandro, essendo andato ad un aguaito con due suoi servitori e venticinque soldati se trovò di tal maniera intrigato che con havere usato lo suo valore de animoso gentiluomo contro cento infedeli assassini di passo, ottenne la vittoria di tutti fandoli passare per fil di spada. Però dei nostri morsero li due suoi servitori et cinque soldati, et Alessandro fu ferito in testa malamente che hoggi è passato da questa vita con infinito mio scontento. Però considerato che se ne è andato in Paradiso, resto assai consolato; è stato pianto da tutti per il suo valore, in specie dalla Maestà di Re Balduino; è stato sepolto in un tumulo di marmo con honore grande accompagnato dal re et infiniti Gentiluomini et soldati; mi comandò all'ultimo di sua vita che scrivesse a Vostra Signoria che restasse consolato per il volere di Dio Benedecto; però, signor zio, la prego ad havere pazienza et stia sicurissimo che l'havemo in Cielo, dove prega per tutti noi; ho scritto a mio padre in Nocera che mi faccia gratia venire a Rossano per consolare V.S. et a Madama Zia Hippolita, e a tutti nostri parenti et che tutti stiamo allegramente che Alessandro è vivo in Paradiso, e che trattando che mio padre non venerà le mando questa lettera acciocchè V.S. Madama Zia Hippolita vostra moglie et il signor fratello mio carissimo Anzoise, et tutti li parenti preghino Iddio per me, che se haverò vita venerò a starmi in Rossano per l'amore che porto a tutti. Ugo de' Pagani.