Filosofia per i prossimi umani. Come sarà la nostra vita tra vent'anni secondo letterati, storici, antropologi e climatologi

Riferimento: 9788809882911

Editore: Giunti Editore
Autore: De Filippo Francesco, Frega Maria
Collana: Orizzonti
In commercio dal: 18 Marzo 2020
Pagine: 264 p., Libro in brossura
EAN: 9788809882911
14,00 €
Quantità
Disp. in 3/4 gg lavorativi

help_outlineContatta il negozio
Filosofia per i prossimi umani. Come sarà la nostra vita tra vent'anni secondo letterati, storici, antropologi e climatologi

Filosofia per i prossimi umani. Come sarà la nostra vita tra vent'anni secondo letterati, storici, antropologi e climatologi

 

Descrizione

Se vi chiedessero all'improvviso: pensate a un'immagine che possa rappresentare la nostra realtà occidentale contemporanea, cosa vi verrebbe in mente? Forse una risposta azzeccata potrebbe essere quella di una comunità nevrotica, instancabile, ebbra di miliardi di connessioni, relazioni, produzioni, che corre disperatamente, ma priva di meta e senza avere uno specifico obiettivo. Ciò che manca in questa immagine è un orientamento, una consapevolezza, un senso; in una parola, filosofia. È il paradosso che serpeggia nelle nostre società: scarseggia non la materia di Socrate e Kant, considerata oggi disciplina antica, lenta, apparentemente incompatibile con i social, la genetica, le neuroscienze, i viaggi spaziali; ma ciò che da essa scaturisce: la capacità di critica, di riflessione e comprensione delle dinamiche sociali e della relazione tra l'essere umano e il contesto in cui trascorre la propria esistenza. Siamo alla vigilia di una nuova rivoluzione tecnologica e la necessità di avvolgere tutti i cambiamenti in un reticolo di nuovo umanesimo, si fa ancora più urgente. Potremmo dire che abbiamo individuato il paradosso dopo aver terminato il precedente volume Prossimi umani, una fotografia del mondo come sarà dal punto di vista scientifico-tecnologico. Un'incoerenza che questo nuovo libro tenta di risolvere con un approccio umanistico, nella convinzione che non solo scienziati ma filosofi, sociologi, giornalisti e letterati siano chiamati a rispondere a domande sul ruolo degli esseri umani in un mondo di macchine e robot, all'organizzazione da dare a comunità composte da uomini frutto di modifiche genetiche o neuronali, alle cautele da adottare per difendersi da un pianeta controllato da quattro o cinque technocorporations.