Gioco delle evidenze. La dialettica dello sguardo nell'arte contemporanea. Ediz.

Riferimento: 9788881129034

Editore: Fazi
Autore: Didi-Huberman Georges
Collana: Le terre
In commercio dal: 24 Gennaio 2008
Pagine: 226 p., Libro rilegato
EAN: 9788881129034
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Gioco delle evidenze. La dialettica dello sguardo nell'arte contemporanea. Ediz.

Gioco delle evidenze. La dialettica dello sguardo nell'arte contemporanea. Ediz.

 

Descrizione

Quel che osserviamo ha valore - ci colpisce, ci parla - perché ci riguarda. E se questo è vero, come pensare oggi le implicazioni estetiche, psicologiche, etiche dell'atto di guardare? Georges Didi-Huberman individua nei "guardanti" due atteggiamenti opposti ed egualmente insufficienti: uno sempre pronto a credere che quanto ha di fronte agli occhi conduca a un piano posto oltre la visione stessa; l'altro ancorato all'apparente evidenza di ciò che si guarda, alla tautologia, al "ciò che si vede è ciò che si vede" e basta. Posizioni che l'autore rintraccia nella storia dell'arte ma anche nella tradizione letteraria. Per superare questa dicotomia occorre immaginare un modo di guardare che non crede a ciò che vede ma neppure si limita alla pura esaltazione della superficie. Per confrontarsi con il movimento dialettico tra apparenza e profondità che abita ogni immagine, l'autore sceglie di misurarsi con un'opera che rappresenta un "grado zero" dell'iconografia, forse la creazione più essenziale che la scultura contemporanea abbia offerto: il grande cubo nero dell'artista americano Tony Smith. È davanti a quest'oggetto - al suo potere di fascinazione, alla sua inquietante alterità, alla sua potenza - che si può ripensare il rapporto tra la forma e la presenza. Dando una nuova lettura dell'arte minimalista e dei problemi teorici ed etici che essa ha sollevato, Didi-Huberman propone un'antropologia dell'immagine e un esame dei rapporti vivi fra l'opera e chi la guarda.