Villa Frascoli. Piero Portaluppi a Laveno. Ediz. italiana e inglese

Riferimento: 9788892820197

Editore: Electa
Autore: Dulio Roberto
Collana: Ad esempio
In commercio dal: 15 Giugno 2021
Pagine: 112 p., Libro rilegato
EAN: 9788892820197
30,00 €
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Villa Frascoli. Piero Portaluppi a Laveno. Ediz. italiana e inglese

Villa Frascoli. Piero Portaluppi a Laveno. Ediz. italiana e inglese

 

Descrizione

Posta al limitare superiore di Laveno Mombello, la villa Frascoli viene costruita a sul finire degli anni Dieci. L'edificio, con interventi di Piero Portaluppi, è compatto ma volumetricamente articolato ed esprime un composto e trattenuto rigore che intreccia etimi storicisti e lievi increspature floreali. Il committente della villa è Giuseppe Frascoli, figlio di Enrico Frascoli, appartenente a facoltosa famiglia locale, volontario garibaldino, consigliere comunale dal 1895 e poi sindaco di Laveno dal 1913 al 1914. Posto al limitare superiore del paese, l'edificio è costituito da un corpo compatto ma volumetricamente articolato da logge e terrazze. Un composto e trattenuto rigore espressivo intreccia etimi storicisti e lievi increspature floreali. Probabilmente negli anni Trenta la villa viene dotata di un padiglione di ingresso tipicamente novecentista. Nella stessa occasione viene modificata una veranda e costruito uno scenografico giardino cubista a ridosso di una rampa che mette in comunicazione la stessa veranda con l'ampio parco nel quale sorge l'edificio. Quest'ultimo intervento è ascrivibile a Piero Portaluppi, dal momento che coincide fedelmente con analoghi partiti geometrici già utilizzati dall'architetto, tra gli altri, nelle provocatorie visioni per Allabanuel (1920). Del resto proprio questo episodio architettonico si affaccia sulla villa abitata da Portaluppi durante i suoi soggiorni sul lago. Verosimilmente tra i frequentatori dei Frascoli, l'architetto milanese realizzerà per la stessa famiglia l'arredo di un appartamento a Milano (1935) e la villa Frascoli Fumagalli (1935), costruita a poca distanza dall'altra, probabilmente negli stessi anni dell'intervento sul giardino della stessa. L'intera vicenda si intreccia con quella degli altri interventi di Piero Portaluppi in loco: la fabbrica della Società Ceramica Italiana di Laveno e l'abitazione del suo direttore (1924-26), che insieme alle ville Frascoli costituiscono sicuramente una delle testimonianze più storicamente rilevanti dell'architettura novecentesca sulle sponde del lago Maggiore.