Tela di Sonia. Affetti, famiglia, arte nelle memorie di una maestra ebrea (La)

Riferimento: 9788880577546

Editore: Giuntina
Autore: Oberdorfer Sonia; Baiardi M. (cur.); Cecconi A. (cur.); Sorri S. (cur.)
Collana: Vite
In commercio dal: 24 Gennaio 2018
Pagine: 207 p., Libro in brossura
EAN: 9788880577546
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Tela di Sonia. Affetti, famiglia, arte nelle memorie di una maestra ebrea (La)

Tela di Sonia. Affetti, famiglia, arte nelle memorie di una maestra ebrea (La)

 

Descrizione

La memoria di Sonia Oberdorfer (1918), insegnante vissuta principalmente tra Firenze e Genova, si inserisce nel copioso filone autobiografico della generazione di ebrei che vissero guerra e persecuzioni ma riuscirono a sfuggire alla deportazione. Sullo sfondo di un ampio affresco - lucido, doloroso e ironico allo stesso tempo - in cui si narrano usi e costumi di una famiglia della piccola borghesia ebraica nella prima metà del Novecento, la testimonianza di Sonia offre una prospettiva insolita e intima non solo sulla sua vita ma anche su una serie di noti personaggi del mondo culturale dell'epoca. Scorrendo l'autobiografia di Sonia incontriamo negli anni Venti a Ferrara Italo Balbo, Giorgio De Chirico e Rodolfo Siviero nel villino degli zii Castelfranco a Firenze (oggi Museo Casa Siviero), Carlo Sforza e Giorgio Nissim a Roma durante i mesi della Consulta Nazionale, Emanuele Luzzati e la sua arte nel secondo dopoguerra a Genova. La "tela" di Sonia si dipana lungo una trama di ricordi che privilegiano soprattutto la narrazione dell'adolescenza e della giovinezza trascorse nella Firenze degli anni Trenta, illuminata dalla presenza della zia Matilde Forti, figlia di un colto industriale pratese, e dello zio Giorgio Castelfranco, storico dell'arte, mecenate, direttore della Galleria di Palazzo Pitti. Su questo mondo, frequentato e amato da Sonia, come un fulmine a ciel sereno piombarono nel 1938 le leggi razziali con la conseguenza che la vita di ciascuno ne risultò mutata in profondità per sempre.