Voglio dissolvermi nel tempo

Riferimento: 9791259660435

Editore: Mannarino
Autore: Ruggiero Sergio
In commercio dal: 13 Febbraio 2024
Pagine: 438 p., Libro in brossura
EAN: 9791259660435
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Voglio dissolvermi nel tempo

Voglio dissolvermi nel tempo

 

Descrizione

Scavando nelle fasi conclusive di una delle guerre più atroci della storia, lo scrittore immagina il dramma di una città ricordata dalle fonti storiche e dai testi di archeologia. Ne nasce un romanzo emozionante, un racconto di guerra, d'amore e di avventura che non rinuncia al mito e al fascino immortale delle antiche civiltà perdute. Clampetia, Brettia, 203 a.C. La seconda guerra punica volge al termine, la pressione dei Romani è sempre più insistente e la città tirrenica di Clampetia deve decidere se mantenere o meno l'alleanza con i Cartaginesi. Il Venerabile Festo, consultato dal re, propone di chiedere un responso all'oracolo della Montagna sacra di Janua e di affidare la missione al giovane Lampeto, l'unico ad avere appreso le antiche segnature pelasgiche di cui l'oracolo è il massimo custode. Lampeto accetta l'incarico, ma deve sfuggire al morboso attaccamento dell'inquieta sorella Amantea, decisa a tutti i costi di seguirlo pur di sottrarsi a un destino umiliante e condividere con lui il piacere della Conoscenza. Intanto, il principe Brettione, al comando di un pugno di uomini, si avvia alla volta di Kroton per richiamare in patria i soldati aggregati all'esercito di Annibale. La missione è rischiosa ed egli è tormentato dall'ossessione per Amantea, la ragazza dallo sguardo luminoso, considerata pazza, ma dotata di un'intelligenza donata dagli dei. Segnali divini, insidie d'ogni tipo e incontri prodigiosi scandiscono il cammino dei protagonisti che, fidando sulle proprie abilità e invocando la protezione degli dei, affrontano ostacoli durissimi e pericoli mortali. Gli eventi confermano il responso dell'oracolo di Janua. Ma nell'imminenza della tragedia, il principe Brettione concepisce una speranza di rinascita consegnando a Lampeto e ad Amantea il possibile futuro di Clampetia