Per virtù d'erbe e d'incanti. La medicina delle streghe. Nuova ediz.

Riferimento: 9788855232050

Editore: Aboca Edizioni
Autore: Maderna Erika
In commercio dal: 27 Gennaio 2023
Pagine: 184 p., Libro in brossura
EAN: 9788855232050
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Per virtù d'erbe e d'incanti. La medicina delle streghe. Nuova ediz.

Per virtù d'erbe e d'incanti. La medicina delle streghe. Nuova ediz.

 

Descrizione

Nella riflessione sull'immaginario del femminile dal Medioevo all'epoca moderna, il tema della stregoneria è un nodo centrale. La conoscenza della natura è il filo che lega le figure del mito alle biografie storiche di donne accusate di praticare una medicina intrisa di paganesimo e magia, e per questo perseguitate. Le streghe sono più antiche di quanto pensiamo. La loro origine, infatti, precede di molto il Medioevo, che pure ha contribuito a crearne l'immagine leggendaria, e si perde nella notte del mito. Da sempre la strega ha praticato la medicina, spesso venata di magia, contribuendo a mantenere vivo l'antico approccio rituale e simbolico alla malattia. Partendo dall'enorme bacino di conoscenze erboristiche della tradizione popolare tramandato dalle streghe, Erika Maderna prosegue idealmente il lavoro iniziato con il fortunato Medichesse e racconta il legame delle streghe con la medicina: dall'immaginario del mito e dalle figure letterarie, fino alla biografia di alcune curatrici storiche processate per magia. In questo saggio illustrato si ripercorrono le vicende di quelle che la storia ha chiamato malefiche, incantatrici, fattucchiere, streghe, circoscrivendo, della loro vicenda collettiva, l'aspetto legato ai saperi medicinali, dapprima attraverso la genesi del loro archetipo, in seguito calando il dipanarsi della vicenda persecutoria nelle tracce biografiche e umane di sette donne accusate, in epoche diverse, di praticare la magia terapeutica. Conosceremo quindi Elena la Draga, considerata indemoniata; la indovina Gostanza, che venne arrestata perché conosceva le pratiche del fare medicine e del misurare i panni; Benvegnuda Pincinella, che viene denunciata come strega, nonostante abbia prestato le sue cure alla figlia del podestà di Brescia. Il libro rende omaggio a queste figure, e insieme tenta di ricucire voci e brandelli di vite che hanno goduto del privilegio, forse casuale, della sopravvivenza.