PCI, la Calabria e il Mezzogiorno. Da Livorno al «partito nuovo» (1921-1953) (Il)

Riferimento: 9791220501392

Editore: Pellegrini
Autore: Coscarella L. (cur.), Palma P. (cur.)
In commercio dal: 16 Marzo 2023
Pagine: 516 p., Libro in brossura
EAN: 9791220501392
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PCI, la Calabria e il Mezzogiorno. Da Livorno al «partito nuovo» (1921-1953) (Il)

PCI, la Calabria e il Mezzogiorno. Da Livorno al «partito nuovo» (1921-1953) (Il)

 

Descrizione

Il Partito comunista italiano, nato a Livorno nel 1921 come Partito comunista d'Italia/Sezione della III Internazionale, fu una forza politica spiccatamente meridionalista, ma solo da quando Gramsci ebbe il sopravvento su Bordiga divenendone, nel 1924, il segretario generale. Sancito al congresso di Lione del 1926 quando il partito era già in esilio, e codificato nella coeva opera inedita di Gramsci Alcuni temi della quistione meridionale, il meridionalismo del PCI rimase però soltanto, per ovvi motivi, una componente culturale e ideologica del PCI gramsciano e togliattiano dell'epoca fascista. Emerse poi con vigore alla caduta del regime, contribuendo in modo determinante a forgiare il partito nuovo nel decennio successivo alla Liberazione. I saggi qui pubblicati rappresentano un approfondimento delle relazioni svolte al convegno nazionale dell'ICSAIC Il PCI dalle origini al Partito nuovo in Calabria e nel Mezzogiorno 1921-1953 (Università della Calabria, 24-25 novembre 2021) e analizzano aspetti dell'attività del PCI al Sud in un trentennio, sia osservando alcune tematiche specifiche, sia focalizzando l'attenzione su territori come la Campania, la Basilicata, la Puglia e, in particolare, la Calabria.