Gommone forato. La poesia civile del Realismo Terminale (Il)

Riferimento: 9788866793472

Editore: Puntoacapo
Autore: Di Malta T. (cur.)
In commercio dal: 31 Agosto 2022
Formato: Libro in brossura
EAN: 9788866793472
23,75 €
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Gommone forato. La poesia civile del Realismo Terminale (Il)

Gommone forato. La poesia civile del Realismo Terminale (Il)

 

Descrizione

Come pagine di calendario vedrete scorrere gli eventi su cui, da testimoni scomodi, impegnati sul fronte civile, siamo voluti intervenire, dando vita infine a questa antologia tematica realista terminale. Il susseguirsi di saggi, immagini e testi poetici ha una consequenzialità cronologica, il calendario appunto dell'ultimo quadriennio. Ai poeti è stato chiesto di dare al loro pacchetto contributivo un titolo che fosse un oggetto [. . .] Quasi come una mappa nascosta e trasversale, le cose evocate hanno dato vita ad una dimensione poetico/virtuale, che crea un ulteriore narrare nella narrazione. Sempre insito nelle nostre proposte è l'immaginare un grande libro/palcoscenico, per un Cunto de li cunti realista terminale. Per raccontare chi eravamo, che tipo di società è stata la nostra e cosa ci è accaduto. (Tania Di Malta) Se il tempo è il viaggiare vario di un treno merci, l'anno è un palcoscenico allestito che cambia scena ad ognuno dei quattro atti: queste sono le stagioni. Su quel tavolato si svolge la vicenda umana che, di questi tempi, mescola cronaca e storia come se fossero un'unica cosa. Dacché il mondo è diventato una sola città e gli occhi a mandorla ben si insediano su una pelle nera e quella gialla convive con il polo nord, gli otto miliardi di esseri umani vivono tutti impilati in una catasta, in cui è difficile distinguerli dagli artefatti. Così la vita di un bimbo nel reparto neonatale o di un anzianissimo nella casa di riposo, è paragonabile a quella della batteria di un cellulare. Allora potrò anche dire che la mia esistenza è paragonabile a una penna biro, che si consuma e finisce. In questa visione, si può comprendere facilmente che la poesia civile diventa tutt'altro: provare per comprendere. (Guido Oldani) «Il nostro movimento ha deciso di scommettere su una poesia che si faccia, per dirla con Lukacs, rispecchiamento dinamico e critico del mondo del terzo millennio: dinamico, perché mira a descrivere le trasformazioni epocali in atto; critico, perché le stigmatizza, ponendone in evidenza i risvolti negativi o problematici. [...] I poeti del Realismo Terminale stanno portando avanti un'azione congiunta tanto sul piano strutturale, intervenendo su temi sensibili inerenti all'ambiente, ai flussi migratori, agli stili di vita, all'economia e alle politiche mondiali, quanto sul piano congiunturale, mediante un tallonamento stretto dei fatti di cronaca. Ed è significativo che spesso, senza nulla togliere alla personalità e alla sensibilità di ciascuno, essi si muovano in gruppo, per dare alla loro testimonianza il vigore e il risalto di una battaglia civile.» (da Giuseppe Langella, La vocazione civile del Realismo Terminale, in «Oblio», 45, 2022)