Mani pulite. La vera storia. Per chi non c'era, per chi ha dimenticato, per chi continua a rubare e a mentire. Nuova ediz.

Riferimento: 9788832964943

Editore: Chiarelettere
Autore: Barbacetto Gianni, Gomez Peter, Travaglio Marco
Collana: Principioattivo
In commercio dal: 17 Febbraio 2022
Pagine: 912 p., Libro in brossura
EAN: 9788832964943
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Mani pulite. La vera storia. Per chi non c'era, per chi ha dimenticato, per chi continua a rubare e a mentire. Nuova ediz.

Mani pulite. La vera storia. Per chi non c'era, per chi ha dimenticato, per chi continua a rubare e a mentire. Nuova ediz.

 

Descrizione

Cosa resta oggi di Mani pulite? Secondo la vulgata dominante, nulla, perché la corruzione da allora è continuata, forse addirittura aumentata. Ma un'indagine non si giudica dal numero di reati simili commessi dopo, altrimenti tutte sarebbero un fallimento, visto che nessuna è mai riuscita ad abolire i reati successivi. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 2002 e ora riproposto in una nuova edizione, è il racconto più completo di una tempesta politica e giudiziaria che non ha eguali nella storia: per il numero di persone indagate, processate e giudicate colpevoli in sentenze di condanna, patteggiamento, prescrizione e persino assoluzione o proscioglimento o archiviazione o amnistia o indulto o condono per i più svariati cavilli. In questi trent'anni, c'è chi ha provato a raccontare Mani pulite come un'operazione politica di magistrati ideologizzati per colpire gli innocenti di una parte e favorire i colpevoli dell'altra. Ma le campagne politico-mediatiche negazioniste e revisioniste non hanno scalfito la percezione di quei fatti nell'opinione pubblica, sebbene abbiano fatto breccia e proseliti nel mondo politico, in quello mediatico sottostante e persino in una parte di quello giudiziario. È vero, quasi nessuno dei colpevoli di Tangentopoli ha scontato la pena in galera, ma ciò non è dipeso dalle indagini delle Procure bensì dalle leggi fatte prima, durante e dopo per assicurare l'impunità ai tangentisti. Leggi che fanno dell'Italia il paradiso dei delinquenti e l'inferno delle vittime. Infatti ancora oggi le Italie sono due: quella che vive nel terrore che il 1992 si ripeta e quella che lo spera con tutto il cuore.