Vero inverosimile e il fantastico verosimile. Tradizione aristotelica e modernità nelle poetiche dell'Ottocento (Il)

Riferimento: 9788875754082

Editore: Artemide
Autore: Lazzarin Stefano, Pellin Pierluigi
Collana: Proteo
In commercio dal: 24 Marzo 2022
Pagine: 152 p., Libro in brossura
EAN: 9788875754082
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Vero inverosimile e il fantastico verosimile. Tradizione aristotelica e modernità nelle poetiche dell'Ottocento (Il)

Vero inverosimile e il fantastico verosimile. Tradizione aristotelica e modernità nelle poetiche dell'Ottocento (Il)

 

Descrizione

Il volume studia per la prima volta in modo sistematico le declinazioni ottocentesche di un tema fondamentale nella storia delle poetiche occidentali: il verosimile. L'introduzione di Simona Micali illustra snodi e problemi legati alla nozione di verosimile, ai modi e ai generi del racconto otto-novecentesco. Nel primo capitolo, Pierluigi Pellini rivela un'insospettata persistenza della tradizione aristotelica nel secolo del realismo. Solo il modernismo spezzerà il rapporto fra arte e 'universale', rivendicando la dignità letteraria del contingente, e svincolando il romanzo dal paradigma del verosimile. Nel secondo capitolo, Stefano Lazzarin ripropone la domanda che è alla base della narrazione fantastica: come si fa a rendere credibile un evento soprannaturale? Scrittori come Hoffmann, Scott, Gautier, Poe, Mérimée, i due James (Henry e Montague Rhodes), hanno cercato di rispondere, producendo un corpus di testi ricchissimo e ancora poco noto, che si aggira intorno a tre grandi questioni: la nozione di verosimiglianza; le regole di costruzione del racconto del soprannaturale; la coerenza dell'opera d'arte.