Sine ira et studio. Metodo e impegno civile per una razionalità illuministica. Scritti offerti a Dario Generali

Riferimento: 9791222311609

Editore: Mimesis
Autore: Luzzini F. (cur.)
Collana: Filosofie
In commercio dal: 19 Novembre 2024
Pagine: 1128 p., Libro in brossura
EAN: 9791222311609
50,00 €
Quantità
Non disponibile

help_outlineContatta il negozio
Sine ira et studio. Metodo e impegno civile per una razionalità illuministica. Scritti offerti a Dario Generali

Sine ira et studio. Metodo e impegno civile per una razionalità illuministica. Scritti offerti a Dario Generali

 

Descrizione

Il caso di Dario Generali rappresenta un unicum nel panorama degli studi storici e filosofici italiani. Allievo di Mario Dal Pra ed erede della tradizione della Scuola di Milano, studioso raffinatissimo e d'assoluto rigore metodologico ma, al tempo stesso, libero da pregiudizi e gelosie disciplinari, in grado come pochi altri di combinare leggerezza di toni ed efficacia argomentativa, instancabile promotore di sapere e di cultura: in oltre quattro decenni d'attività ha saputo affiancare a una ricerca e a un insegnamento d'eccellenza un impegno appassionato e costante a favore della società civile. Innumerevoli le sue battaglie per una scuola autonoma e davvero meritocratica, per un'università affrancata da corruzione e malaffari, per difendere il valore della cultura da ingerenze ideologiche e di mercato sempre più aggressive e dannose. Il tutto senza mai rinunciare ai princìpi cardine del rispetto per le istituzioni e d'un fiero neo-illuminismo che hanno fatto di questa figura un punto di riferimento per tutti coloro che credono nello stato di diritto e nel potere emancipante della ragione. In occasione del suo settantesimo compleanno, questo volume raccoglie gli studi e le testimonianze di molti allievi, colleghi, collaboratori e amici che hanno incrociato il percorso umano e professionale di Dario. Un omaggio riconoscente a un modello di studioso e d'intellettuale unico nel suo genere, che con la sua opera ha saputo opporsi tanto all'elitarismo indolente di un'accademia ripiegata su se stessa, quanto agli affanni mediatico-divulgativi di un sapere alto in crisi d'identità. Un maestro che al mondo non ha mai rinunciato; ma che anzi del mondo ha fatto il suo campo di battaglia e di lavoro, nella speranza testarda di renderlo un posto migliore. E che proprio per questa ragione ha cambiato in meglio le vite di quanti hanno avuto la fortuna d'incontrarlo. Perché i maestri, si sa, vanno dove c'è bisogno di loro.