Furto del millennio. Come la Cina ha turlupinato e depredato l'Occidente (Il)

Riferimento: 9788856690002

Editore: Piemme
Autore: Mengoli Michele, Scacciavillani Fabio
Collana: Saggi PM
In commercio dal: 26 Aprile 2023
Pagine: 320 p., Libro rilegato
EAN: 9788856690002
17,96 €
Quantità
Disp. in 3/4 gg lavorativi

help_outlineContatta il negozio
Furto del millennio. Come la Cina ha turlupinato e depredato l'Occidente (Il)

Furto del millennio. Come la Cina ha turlupinato e depredato l'Occidente (Il)

 

Descrizione

Cosa c'è dietro la crescita vertiginosa della superpotenza cinese? Per Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli, negli ultimi trent'anni la Cina ha commesso un furto epocale a danno dell'Occidente, sedotto, derubato e non abbandonato, ma sfruttato con lungimirante e criminale determinazione. I metodi utilizzati sono molteplici: frodi, truffe, spionaggio, hacking, appropriazione indebita, trasferimenti coatti di tecnologia, furti di know-how, dumping, ricatti, estorsioni, guerra ibrida, disprezzo per le regole commerciali e la tutela dei brevetti, violazioni dei trattati, contraffazioni su vasta scala. Una serie di colpi sempre più audaci - messi a segno in pieno giorno, sotto gli occhi distratti o appannati delle vittime e con la complicità di potentati occidentali - che trasformano l'analisi economica e geopolitica degli ultimi anni in una spy story dai mille colpi di scena. Il furto del millennio racconta con dovizia di particolari e documentazione i comportamenti sleali del regime comunista di Pechino, rintracciandone l'origine nell'umiliazione inflitta al Celeste Impero dalle potenze occidentali tra l'Ottocento e gli anni Cinquanta del secolo scorso. La successiva e inarrestabile rinascita, prima militare e poi economica, della Cina si è basata su metodi truffaldini, ed è giunto il momento di aprire gli occhi davanti al più gigantesco furto nella Storia dell'Umanità. Siamo ancora in tempo per invertire la rotta e recuperare almeno una minima parte del bottino sottratto all'Occidente, alle economie di mercato, alle società aperte, alle loro imprese, alle loro istituzioni, ai loro cittadini, scienziati e ricercatori.