Documenti inediti dell'ospedale di Santa Croce di Sassari. Una società multilingue

Riferimento: 9788890677052

Editore:
Autore: Bartolomeo Porcheddu
In commercio dal: 2012
Formato: Libro in brossura
EAN: 9788890677052
15,00 €
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Documenti inediti dell'ospedale di Santa Croce di Sassari. Una società multilingue

Documenti inediti dell'ospedale di Santa Croce di Sassari. Una società multilingue

 

Descrizione

La storia dell'Ospedale di Santa Croce di Sassari è anche la storia linguistica del capoluogo turritano. Dal 400 al 500 i nobili e la stessa municipalità di Sassari usano il latino come lingua ufficiale scritta, mentre i meno abbienti si servono della lingua sarda. I cambiamenti avvengono con la conquista del Logudoro da parte dei Catalano Aragonesi nel corso della prima metà del Quattrocento quando, progressivamente, il catalano scalza il latino dalle scrivanie della municipalità e dagli studi notarili. Resiste sempre per le classi meno abbienti la lingua sarda. Poi, con l'unione dei regni di Aragona e Castiglia e la costituzione del regno di Spagna, anche la scrittura risente ovviamente dei cambiamenti politici. Pertanto, tra 500 e 600 il castigliano subentra al catalano. Dal 600 al 700, con l'impiego della lingua italiana, la società sassarese diventa multilingue. Partendo dal basso: sassarese, sardo, castigliano e italiano. Si dovrà aspettare ben oltre il 1720, anno della consegna del regno di Sardegna ai Savoia, per vedere scomparire il castigliano dalla scrivanie. L'ultimo documento scritto in spagnolo è della fine del 700.