Qatar 2022. Un mistero mondiale. Petrodollari, rivoluzioni, calcio e tv. L'Emira

Riferimento: 9788883912993

Editore: Lupetti
Autore: Mazzini Gianluca
Collana: Varia
In commercio dal: 19 Novembre 2019
Pagine: 202 p., Libro in brossura
EAN: 9788883912993
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Qatar 2022. Un mistero mondiale. Petrodollari, rivoluzioni, calcio e tv. L'Emira

Qatar 2022. Un mistero mondiale. Petrodollari, rivoluzioni, calcio e tv. L'Emira

 

Descrizione

La finale della Coppa del Mondo di calcio in Qatar si giocherà a Doha il 18 dicembre 2022. Mai nella sua storia centenaria il Mondiale si è disputato in inverno. Saranno fermati tutti i campionati di calcio nazionali nel pieno del tradizionale calendario calcistico già in ottobre. Fermi i tornei principali in Europa, sud America, Asia. Una cosa mai vista prima. Come è stato possibile che la FIFA abbia deciso di assegnare il principale evento calcistico al mondo ad un piccolo paese arabo senza tradizioni sportive, senza strutture adeguate, e in più caratterizzato da un clima desertico? Un mistero che parte da lontano e al quale questo libro vuole provare a dare una spiegazione. È una storia intricata che parla di sport ma anche di molto altro: lotte geopolitiche, terrorismo, riserve energetiche, fondi di investimento, potere televisivo, Al Jazeera, rivoluzioni e Jihad, campioni di calcio e tecnologia, immigrazione e assenza di democrazia. Quella del Qatar è una operazione che ha un indubbio valore tecnico ma soprattutto un inestimabile valore di immagine per dare "legittimità" ai più discussi Mondiali di calcio di calcio di tutti i tempi, che si svolgeranno nell'Emirato nell'inverno del 2022. Una decisione che ha innescato uno scandalo mondiale che ha travolto la FIFA costringendo alle dimissioni il suo storico boss Sepp Blatter, accusato di corruzione. La decisione di stupire il mondo con Neymar che palleggia sotto la Torre Eiffel con la maglia rossoblu del PSG aveva anche uno scopo politico preciso per il Qatar: rompere l'isolamento diplomatico dei paesi del Golfo, oscurare le critiche sulla democrazia interna e soprattutto far dimenticare le accuse di finanziare il terrorismo islamista. Prefazione di Toni Capuozzo.