Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia. Ediz. illustrata

Riferimento: 9788857250137

Editore: Skira
Autore: Henry T. (cur.)
Collana: Cataloghi di arte antica
In commercio dal: 07 Luglio 2023
Pagine: 192 p., Libro in brossura
EAN: 9788857250137
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Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia. Ediz. illustrata

Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia. Ediz. illustrata

 

Descrizione

In occasione dei cinquecento anni dalla scomparsa di Luca Signorelli (Cortona, 1445 circa - 1523), Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia riunisce una trentina di opere dell'artista provenienti da prestigiosi musei e collezioni private internazionali, permettendo di ricollocare la figura di questo illustre pittore tra i grandi artisti del tempo, alla luce anche degli studi degli ultimi anni. Incentrata sulla produzione pittorica di Luca Signorelli, la monografia ripercorre puntualmente la carriera dell'artista, rendendo evidente la forza del suo colorismo, la portata e l'originalità della sue invenzioni tanto ammirate da Vasari, la potenza narrativa delle opere e la capacità che egli ebbe di andare oltre i suoi contemporanei, divenendo un faro per i grandi del Rinascimento. Viene eccezionalmente riunita una selezione di dipinti di altissimo livello qualitativo provenienti da importanti musei italiani e internazionali e rappresentativi di ogni decennio di attività di Signorelli: dalla ricomposizione parziale della Pala di Matelica, realizzata nel 1504-1505, smembrata e dispersa per il mondo a metà del XVIII secolo; ai due preziosi pannelli con la Nascita e Il miracolo di San Nicola (1508 - 1510 circa), dagli Stati Uniti (Atlanta); dal ricongiungimento della tavola centrale del Polittico della chiesa di Santa Lucia a Montepulciano con la relativa predella, in cui Signorelli mostra tutta la sua vena narrativa. Potere d'immaginazione e invenzione visiva sono qualità riconosciute al grande artista dal Vasari che, oltre che per Filippino Lippi, solo per Signorelli fece esplicito riferimento alla capacità immaginifica in un artista del Quattrocento, ricordando gli affreschi del Duomo di Orvieto. Signorelli, scrive Vasari, è quella persona, che col fondamento del disegno, e delli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all'ultima perfezzione dell'arte.