Da Dovìa a Predappio Nuova

Riferimento: 9791259560988

Editore: Persiani
Autore: Lambruschi Luca, Maltoni Federica, Bevacqua Veronica
Collana: ARTE
In commercio dal: 12 Giugno 2023
Pagine: 128 p., Libro rilegato
EAN: 9791259560988
20,00 €
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Da Dovìa a Predappio Nuova

Da Dovìa a Predappio Nuova

 

Descrizione

Questo catalogo vuole essere un documento per ricordare e conservare il lavoro svolto per la creazione del percorso espositivo Da Dovìa a Predappio Nuova, realizzato per il Comune di Predappio presso la casa Natale di Mussolini. Attraverso l'utilizzo di pannelli illustrati, la mostra e il catalogo raccontano la storia del nostro territorio, partendo dalla Romagna, proseguendo per la valle del Rabbi, per finire poi a Dovìa, oggi conosciuta come Predappio Alta. I pannelli aiutano a comprendere la storia di varie costruzioni architettoniche; ognuno è corredato di dati storici salienti, date di inizio e fine lavori, foto d'epoca, cartoline originali e riproduzioni di opere d'arte. Fra queste, la chiesa di Sant'Agostino contiene numerosi affreschi che sono una splendida testimonianza storica e artistica che merita di essere raccontata. Viene illustrata la storia dei moti franosi avvenuti nell'800 e che, insieme a Dovìa come meta di pellegrinaggi in quanto terra del Duce, diedero una spinta rilevante per la fondazione di Predappio Nuova. Inoltre, la mostra espone un'importante raccolta di oggetti e documenti che sono tutti attinenti alla storia del nostro Paese, alcuni di proprietà del Comune e altri ancora ottenuti da collezioni private. Si possono ammirare infatti i busti di Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, il busto di Alessandro, padre del Duce, che era collocato in una scuola elementare a lui dedicata. Proseguendo nella visita si trova il primo disegno dell'architetto Florestano Di Fausto, che illustra il cuore di Predappio, cioè Piazza Sant'Antonio. Il disegno venne firmato dallo stesso Duce con approvo Mussolini, dettaglio che rende il documento unico e importantissimo. La mostra si conclude nella sala delle officine Caproni, dove sono esposti tre bellissimi bassorilievi in bronzo, opera dell'artista Tito Chini.