Giulietta è 'na zoccola forever. Dagli anni Settanta a oggi, cinquant'anni di calcio, negli striscioni più esilaranti degli stad

Riferimento: 9788830903708

Editore: Cairo
Autore: Militello Cristiano
In commercio dal: 10 Ottobre 2023
Pagine: 544 p., Libro in brossura
EAN: 9788830903708
19,50 €
Quantità
Disp. in 3/4 gg lavorativi

help_outlineContatta il negozio
Giulietta è 'na zoccola forever. Dagli anni Settanta a oggi, cinquant'anni di calcio, negli striscioni più esilaranti degli stad

Giulietta è 'na zoccola forever. Dagli anni Settanta a oggi, cinquant'anni di calcio, negli striscioni più esilaranti degli stad

 

Descrizione

Cinquant'anni di storia del calcio e del costume italiano in oltre 2100 striscioni, per la gran parte totalmente inediti, raccolti in un libro che è insieme un compendio di comicità popolare e un saggio storico-sociologico tutto da ridere. A vent'anni esatti dalla prima - clamorosa - comparsa, torna Giulietta accompagnata dal suo cantore Cristiano Militello, riconosciuto sacerdote del culto dello sfottò calcistico, che riorganizza, integra e commenta gli striscioni più esilaranti apparsi sugli spalti degli stadi italiani in un volumone completamente nuovo, un'antologia definitiva mai così ricca e completa. Da Aborto libero, Zecchini stopper, che nella Genova degli anni Settanta univa la battaglia per i diritti civili alla celebrazione di un difensore sampdoriano, fino a City stati sfortunati, scritta spray vergata sulla serranda dell'Inter club Zollino (LE), dopo la finale di Champions League 2023, passando ovviamente per lo sberleffo di gusto partenopeoshakespeariano Giulietta si 'na zoccola dei tifosi napoletani al Bentegodi, in risposta al provocatorio Vesuvio facci sognare dei gialloblu veronesi esposto nella partita di andata a Napoli, a metà degli anni Ottanta. Migliaia di striscioni, ma anche cori, scritte sui muri, sfondoni giornalistici, gufate leggendarie, in un affresco di tifo, sport, storia, politica, costume e malcostume, musica, cinema, tradizioni, dipinto dalla creatività ironica e dissacrante del «dodicesimo uomo in campo».