Emmanuel Carrère, autore molto apprezzato e amato, grazie al suo editore Adelphi, pubblica in Italia un saggio breve inedito scritto nel 1986, anche se sulla timeline delle sue opere, sappiamo, non è sempre facile collocare precisamente il momento in cui sono state scritte.
Testo forse meno egoico tra tutti quelli fin ora tradotti, questo “Ucronia” che mantiene il titolo dall’originale, affronta alla maniera di Carrère un concetto filosofico già discusso da autori del settecento e dell’Ottocento. In sostanza si tratta del parallelo del concetto espresso da Tommaso Moro in Utopia, dal greco senza luogo, in Ucronia si parla del senza tempo, quello che sarebbe successo se gli eventi della storia fossero andati diversamente. In particolare l’autore si sofferma su tre momenti cruciali della storia, la caduta di Napoleone, la nascita del cristianesimo e il fallimento dell’ideologia nazista. Come sarebbe andato se…
Libro molto coinvolgente anche se in alcuni passaggi difficile da seguire per i concetti filosofici complessi e per i riferimenti letterari, si arricchisce durante la lettura di curiosità e proietta l’immaginazione verso luoghi difficili da raggiungere senza il supporto di un autore come Carrère, molto consigliato.