Il (lungo) titolo del nuovo libro di Manzini ricorda un film degli anni ’60 (e forse ne è un omaggio), cambia solo il continente, quello del film diretto da Ettore Scola con Alberto Sordi e Nino Manfredi era l’Africa con Sordi che deve ritrovare il cognato perduto. Il libro invece Manzini lo ambienta in Sudamerica tra Argentina e Brasile, dove Rocco Schiavone assieme a Brizio partono alla ricerca di Furio, a sua volta scomparso per ritrovare Sebastiano “il traditore”. Strano pensare che il vice questore Schiavone lasci Aosta e addirittura attraversi l’oceano ( 9 ore di volo senza fumare!), forse spera di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo piuttosto che fingere che il passato non sia mai esistito. Sembra che il burbero Rocco non provi emozioni ma dentro di lui il dolore inflitto dall’amico (causa o concausa della morte della moglie Marina) è troppo ingombrante. Come sempre una scrittura veloce, si sorride anche in funzione di dialoghi ironici che mescolano il romanaccio di Trastevere e lo spagnolo di strada. Lo troveranno il Seba? Chi è legato al personaggio di Rocco Schiavone sarà molto soddisfatto! Voto 9. Un’ottima regia!
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud A
Da: Marco -
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