Corso Bramard e Vincenzo Arcadipane sono due personaggi agli antipodi. Il primo freddo e introverso, il secondo accalorato e sanguigno. Eppure la loro simbiosi sembra perfetta, anche perché Arcadipane, agli inizi della sua carriera, è un vero braccio destro per Bramard, lo sostiene e lo salva mentre per il suo superiore si consuma il dramma della perdita e una conseguente spirale verso l’abisso del dolore.
Sarà l’ennesimo caso di omicidio che porterà i due poliziotti ad indagare all’interno dell’alta borghesia, a scuotere definitamente Corso Bramard e a dare inizio alla sua seconda o terza o quarta vita, chi lo può dire, se non il suo bravo autore Davide Longo, magari durante una delle sue lezioni di scrittura alla scuola Holden di Torino e che scuoterà l’animo di un giovane scrittore con un destino segnato da tinte gialle. Buona lettura.
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