“Quel che resta” di Virginie Grimaldi è un romanzo corale che esplora l’importanza dell’unione tra generazioni diverse e lontane, almeno così sembra all’inizio. Tre i protagonisti, con le loro vite, il loro passato che vengono “mescolati” dall’autrice. Ambientato in una Parigi intima e non da cartolina, conosceremo Théo, un giovane alle prese con un passato difficile, Iris, una trentenne in fuga da un futuro (e anche da un passato) che la spaventa e infine la mitica settantenne Jeanne, rimasta vedova e che, a fatica, cerca di colmare il vuoto lasciato dal marito. Il caso e la necessità economica di Jeanne vuole che queste tre anime solitarie si ritrovino a condividere lo stesso tetto della casa della signora Jeanne, dove i loro percorsi si intrecciano in una mescolanza di esperienze che abbracciano tematiche attuali come la violenza di genere e la precarietà della vita e la solitudine. Con uno stile che tiene conto sia di leggerezza che serietà l’autrice offre una narrazione scorrevole, scandita da momenti di umorismo che alleggeriscono le situazioni più difficili, invitando alla riflessione del lettore. “Quel che resta” è una lettura piacevole che infonde speranza e che, nonostante le difficoltà, la vita vale sempre la pena di essere vissuta.
Quel che resta.
Da: Marco -
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