Quando due genitori tornano con il loro fagottino a casa, questa si trasforma a tutti gli effetti in una nursery dotata di fasciatoio, pannolini, vaschetta del bagnetto e tutto ciò che occorre. In questo romanzo, che ho trovato realistico, lucido e crudo come solo la verità sa essere, seguiamo una neo mamma nella sua quotidianità; una quotidianità che è anche e soprattutto, smarrimento.
La carica ormonale, il dolore post parto, la vita adulta che ci viene strappata dall'oggi al domani, la privazione del sonno, le difficoltà coniugali, l'alienazione.
Un romanzo che non vuole spaventare, ma piuttosto offrire una finestra sulla realtà di un'esperienza travolgente. L'autrice con grande coraggio ha scelto di descrivere le difficoltà piuttosto che gli aspetti positivi, di cui altri hanno ampiamente parlato, offrendo una spalla a quelle madri che pensano di essere "sbagliate" per le difficoltà che stanno vivendo.
Consiglio questo libro alle neomamme, alle mamme che hanno passato momenti duri e a coloro che sono curiosi di scoprire il lato più "oscuro" della maternità.
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