L’antico amore non è il genere di romanzo giallo-noir che ci ha fatto conoscere Maurizio De Giovanni. Non ci sono morti ammazzati e, pertanto, neppure poliziotti in cerca dell’assassino e del movente. Questa volta è lui, l’autore, a investigare. Investiga… l’amore. L’amore in tutti i suoi confini e sfaccettature. Un romanzo che intreccia tre storie. Come e quando si raccorderanno queste storie sta nelle ultimissime pagine, e tocca dunque al lettore ripercorrere il libro a ritroso in cerca di indizi che possano confermare l'interpretazione del finale.
La prima storia è narrata in prima persona dal poeta Catullo e la sua travagliata storia d'amore con Clodia dove il poeta esprime il dolore profondo e corrosivo provocato dall'amore. La seconda parte si concentra su un anziano, il Vecchio, spesso distaccato dalla realtà circostante, e sulla sua badante moldava, Oxana. La donna, emigrata in Italia per lavoro, si prende cura dell'uomo con un'attenzione delicata e intuitiva. Osserva la dinamica familiare dei figli che visitano il padre, caratterizzata da un mix di affetto sincero, come nel caso della figlia, e distanza emotiva, come dimostra il figlio più silenzioso e altalenante. Infine, c'è la vicenda di Marco, un giovane professore universitario. Nonostante la sua passione per la materia, pochi studenti sembrano condividere il suo entusiasmo, mostrando disinteresse e atteggiamenti poco rispettosi durante le lezioni. A questa insoddisfazione professionale si somma una crisi coniugale grave con la moglie Silvana, alimentando il dubbio se la vita che sta vivendo sia quella che aveva sognato. Un incontro forse cambierà il suo status di (in)felicità. De Giovanni non è mai giudicante, nessun pregiudizio sulle scelte che possono portare un uomo o una donna a compiere scelte che provocheranno poi la propria (in)felicità. L’amore, forse, è come un fiume che nasce: all’inizio disorientato e guardingo, poi prosegue con la forza e l’energia dell’acqua in piena corsa, infine la calma acquisita dall’esperienza per raggiungere il mare. Chissà se è davvero così… Buona lettura.