L'ananas no.

L'ananas no.

Cristiano Cavina, scrittore molto amato da noi librai della Bassanese, più volte ospite degli incontri in libreria e che da vent’anni alterna la scrittura con l’attività di pizzaiolo, torna in libreria con un romanzo che assume le tinte del noir e che non manca di far sorridere e commuovere.

Manolo Moretti, ex agente della penitenziaria, sfasciato dalla vita e pieno di debiti, è il pizzaiolo del Gradisca, un locale della riviera aperto anni prima da un ex galeotto e che conta fra i suoi dipendenti anche Momo, un ragazzo che ha già passato alcuni anni in riformatorio e Chanel una giovane che ha la passione per l’’investigazione e per i delitti. 

Sembra una serata come tante al Gradisca, il locale è pieno e si lavora a ritmi sostenuti, fra uno smadonnamento e un Anubi del pizzaiolo quando improvvisamente un affezionato cliente del ristorante giace morto con il volto riverso nella pizza ai porcini che ha ordinato. I primi sospetti ricadono sul locale e suoi suoi dipendenti  ma mentre l’ipotesi di avvelenamento si fa strada, a Manolo Moretti qualcosa non quadra. Sarà lui a svolgere un’indagine parallela a quella dei carabinieri con l’aiuto dei suoi colleghi. 

Si ride molto in questo scalcagnato giallo romagnolo, godereccio fino all’ultima pagina e che si presta benissimo ad una possibile serialità. 

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