Il canto dei cuori ribelli.

“Il canto dei cuori ribelli” di Thrity Umrigar è un romanzo coinvolgente che esplora le complessità delle relazioni umane e delle tensioni sociali in India. Piacerà di sicuro a chi ha apprezzato l’intensità di “Mille splendidi soli”.  La storia segue due donne straordinarie, Meena e Smita. Entrambe condividono ideali di uguaglianza e inclusione, ma le loro vite sono segnate da opportunità e privilegi molto diversi. Ci sono molti dettagli, anche sensoriali che ci trasportano tra le atmosfere profumate e colorate dell’India. Ma è anche un romanzo potente perché affronta tematiche sociali importanti, come la violenza di genere, la discriminazione religiosa e sociale delle caste. Le protagoniste ci mostrano anche la potenza della resilienza e il coraggio delle donne che lottano per la loro libertà e dignità!  Meena è una giovane donna brutalmente sfigurata dai membri della sua famiglia e del villaggio per aver sposato un uomo di un’altra religione, mettendo in luce le difficoltà che le donne affrontano in contesti culturali dove le tradizioni prevalgono sui diritti individuali. Smita è una giornalista indiana che vive negli Stati Uniti. Dopo essere fuggita dall’India in giovane età, si ritrova a dover tornare nel suo paese d’origine per coprire una storia di cronaca ma è costretta a confrontarsi con una società che sembra bloccata in un “eterno Medioevo”​. Consigliato a chi piacciono i libri che evidenziano le vite di donni forti e coraggiose, a chi piace esplorare i temi della lotta per la libertà e della crescita personale. Ma anche a chi interessa la descrizione dell’India vivida, un po’ come LaPierre ha fatto nel libro “La città della gioia”. Buona lettura.