Di spada e di croce.

Come nel precedente e fortunato “Marca Gioiosa” anche in questo libro l’autore parla e ci fa conoscere un po’ più da vicino una parte così importante della nostra storia realizzando un nuovo e potente affresco del mondo medievale. Tutto seguendole vicende di Amalrico un uomo di scienza, testimone dei suoi tempi e del grandioso progetto di conquista del signore della Marca. Mischiando reale e invenzione il romanzo racconta le vite e la storia della parte destinata a diventare, anni dopo, la Terraferma di Venezia che all’epoca era il fulcro del suo impero. Una terra percorsa da eserciti in armi, lacerata ed insanguinata da conflitti anche religiosi, ma dove canto e poesia ingentilivano le corti dei signori e le piazze delle città. Protagonista e narrante è il medico di Ezzelino da Romano che con le sue avventure, si innamorerà anche di Cunizza, narra le vicende di una società e di un’epoca; una voce, talvolta ironica, ma sempre vicina ai personaggi che incontra, ognuno con i suoi amori, odi feroci, speranze, gioie e dolori.