Qui gatta ci cova! Parlare e scrivere con gli animali. Proverbi, espressioni e modi di dire che si richiamano al mondo animale

Riferimento: 9788877076106

Editore: Edizioni del Capricorno
Autore: Di Mauro Nicola
Collana: SENZA COLLANA
In commercio dal: 04 Novembre 2021
Pagine: 208 p., Libro in brossura
EAN: 9788877076106
14,00 €
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Qui gatta ci cova! Parlare e scrivere con gli animali. Proverbi, espressioni e modi di dire che si richiamano al mondo animale

Qui gatta ci cova! Parlare e scrivere con gli animali. Proverbi, espressioni e modi di dire che si richiamano al mondo animale

 

Descrizione

Un libro che indaga le ragioni etimologiche e storiche che stanno dietro alla nascita e all'evoluzione di frasi ed espressioni ancora oggi di uso comune, pur se spesso legate a un mondo ormai distante dalla nostra contemporaneità. Attraverso aneddoti, notizie storiche e letterarie, l'autore risale all'epoca in cui il contatto (e lo scambio di conoscenze) tra uomo, animali e natura era molto più stretto di oggi. Un dizionario diverso dal solito, divertente e colto insieme, semplice e agile da consultare. Voce per voce, un viaggio inedito e appassionante attraverso la lingua italiana, per soddisfare curiosità linguistiche e scoprire i segreti lessicali e metaforici che stanno dietro ad alcune parole, frasi e detti popolari riguardanti gli animali nel loro rapporto con l'uomo. Quanto del nostro sapere popolare è stato trasmesso ed è sopravvissuto attraverso i modi di dire legati al mondo animale? «Proprio grazie a «proverbi, espressioni e modi di dire» sopravvivono conoscenze che, se si limitassero al presente, andrebbero poco oltre gli animali da compagnia. È quanto ben meglio di noi storici possono dimostrare gli esperti di paremiologia (lo studio scientifico dei proverbi). Spesso se ne consiglia addirittura l'uso per rendere vivace l'esposizione: avviene in scuole di giornalismo e addirittura in scuole di scrittura (non era certo così in quella di Giuseppe Pontiggia). I modi di dire sopravvivono anche quando il loro riscontro con la realtà è ormai flebile se non assente: le parole mostrano di avere vita più lunga degli oggetti a cui si riferiscono» (dalla prefazione di Giuseppe Sergi).