Acronia. Studi di storia dell'anarchismo e dei movimenti radicali (2022). Vol. 2: Da Rimini a Saint-Imier. Nascita dell'anacroni

Riferimento: 9791222308043

Editore: Mimesis
Collana: Acronia
In commercio dal: 14 Dicembre 2023
Pagine: 146 p., Libro
EAN: 9791222308043
14,00 €
Quantità
Disp. in 3/4 gg lavorativi

help_outlineContatta il negozio
Acronia. Studi di storia dell'anarchismo e dei movimenti radicali (2022). Vol. 2: Da Rimini a Saint-Imier. Nascita dell'anacroni

Acronia. Studi di storia dell'anarchismo e dei movimenti radicali (2022). Vol. 2: Da Rimini a Saint-Imier. Nascita dell'anacroni

 

Descrizione

Questo numero di «Acronia» contiene gli atti della giornata di studi Da Rimini a Saint-Imier. Nascita dell'anarchismo in Italia, tenuta al Circolo Cucine del Popolo di Massenzatico (re) il 18 giugno 2022 e organizzata dall'Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana e dall'Archivio Storico della Federazione Anarchica Reggiana. Coerentemente con le nuove tendenze storiografiche, gli interventi che seguono propongono un ripensamento delle geografie e cronologie della nascita del movimento anarchico in Italia con riferimento ai suoi luoghi, alle sue pubblicazioni e ai suoi rapporti con il contesto risorgimentale. Dopo l'introduzione dei curatori, il saggio di Federico Ferretti affronta tre casi scelti del federalismo e radicalismo risorgimentale come parti della genealogia dell'anarchismo di lingua italiana. Giuseppe Sircana affronta il passaggio dal garibaldinismo radicale all'internazionalismo tramite l'esempio della partecipazione italiana all'Armata dei Vosgi e alla Comune di Parigi. In seguito, Franco Schirone discute i primi anni dell'organizzazione e delle strutture dell'Internazionale in Italia. Massimo Ortalli costruisce una bibliografia ragionata dell'Internazionale tracciandone la continuità fino alla cesura rappresentata dal fascismo. Infine, Marco Novarino affronta la questione dell'Internazionale in Sicilia analizzando le figure di Saverio Friscia e Antonino Riggio, mentre Gemma Bigi ricostruisce la formazione dell'Internazionale in Emilia nel contesto delle proteste sociali postunitarie e dei suoi collegamenti con i più noti circuiti romagnoli.